Verbale dell'Assemblea di Martedì 23 Ottobre

Pensiamo sia opportuno cominicarvi che la lettera aperta sottoscritta da noi tutti,
atta ad esporre il nostro parere in merito alla situazione culturale a Palermo,
oltre che sul sito di Balarm e il blog Rosalio,
è stata pubblicata su Repubblica.
L' evento è di notevole importanza
in quanto rende noto a tutti ,
non solo l'ormai ordinario malcontento generale, ma anche
la necessità di volere attaccare pubblicamente, l' inetta e deleteria azione da parte della pubblica amministrazione,
concernente le attività culturali palermitane.

Durante l' ultima assemblea, i Precari dello Spettacolo hanno aperto la propria proposta, a nuovi aderenti tra cui:
la compagnia di Carlo terzo e altre realtà individuali.
Si è sentita la necessità di dibattere a proposito delle personali esperienza nell'ambito culturale palermitano, discutendo poi
delle rispettive opinioni sulle modalità d'azione nei confronti della becera situazione che a Palermo verte.
E' infine naturalmente parso chiaro, e di comune opinione che la cultura è un bene di cui tutti devono godere.

Un altro punto sul quale ci si è soffermati è quello delle iniziative in via di sviluppo:

- confermata la riunione di lunedi 29 ottobre in cui
sarà presente il movimento dei musicisti palermitani,
nella quale si discuterà dell' organizzazione
di iniziative comuni,
la nostra proposta è di programmare un dibattito pubblico
sull' emergenza cultura a Palermo
- ribadita la nostra partecipazione alla manifestazione del 9
novembre, evento nazionale
indetto dai sindacati di base contro il precariato.


La prossima assemblea sarà lunedi 29 alle h 21.30
sempre in via Matteo Bonello, 42 (zona Capo)

Precari dello Spettacolo Palermo

Verbale dell'Assemblea di venerdì 19 Ottobre

Ci siamo concentrati maggiormente su due punti: analisi del progetto artistico della nostra idea di spazio culturale teatrale che via via si sta delineando; iniziative a breve termine in città.

Abbiamo approfondito soprattutto dal punto di vista organizzativo e strutturale il progetto artistico con un'analisi mirata alle cinque aree: "Stagione artistica", "Gramigna Festival", "Laboratori", "Osteria Letteraria", " Momenti di incontro tra arte e realtà".

Nelle prossime settimane saremo coinvolti in una serie di inziative diverse per forma, metodologia e obiettivi:

- Sarà indetta a fine mese (26/27 ottobre) una Conferenza stampa su un argomento che necessariamente è uscito fuori durante le assemblee passata e che ci incuriosisce fortemente a livello intellettuale: "Esiste un movimento teatrale a Palermo?", domanda questa che vogliamo porre come spunto ad una tavola rotonda da fare in un luogo simbolo "dell'abbandono" culturale di questa amministrazione.

- Intendiamo aprirci e confrontarci con il panorama musicale palermitano, anch'esso in fermento per trovare punti di vista, azioni e lotte comuni o similari, per poter quindi proporre delle iniziative insieme che abbiano un forte potere aggregativo, una profonda valenza artistica, un importante segnale di unione e di risveglio della città.

- Il 9 novembre parteciperemo allo sciopero generale indetto dai sindacati di base(rdb, cobas..), a scala nazionale, contro la precarietà. Crediamo sia importante esserci con un nostro striscione identificativo, con materiale informativo, accanto agli altri lavoratori e disoccupati per rafforzare tutte le lotte e per poter gettare quella maschera affibbiataci dalle istituzioni che ci vogliono identificare come "una massa indistinta, inutile, pingue e viziata", per nascondere i buchi neri finanziari e discolpando l'amministrazione comunale del grave deficit del bilancio pubblico.

La prossima assemblea è indetta martedì sera (23 ottobre, ore 21.30)


Verbale Assemblea di Mercoledì 17 Ottobre

Nei giorni trascorsi si è ritenuto importante scrivere una lettera aperta,
la quale rappresenta un commento a riguardo della situazione culturale palermitana.
La lettera è stata inviata a tutti con richiesta alla sottoscrizione,
come forma di adesione comune alla lotta.
Stamattina in sede di assemblea, alla qualle oltre ai pracari dello spettacolo è intervenuto anche Franco Scaldati,
è stata fatta una verifica sui risultati ottenuti, ebbene non tutti hanno aderito alla sottoscrizione:
molti hanno completamente ignorato l'invito, altri si sono addirittura dichiarati completamente disinteressati.
Preso atto di ciò, l'assemblea Precari dello Spettacolo ha deciso di fare in modo di pubblicare la lettera,
e di continuare il proprio percorso dando vita a un progetto ideale che faccia emergere con forza le nostre identità artistiche.
Le proposte sono state numerose ed interessanti,
si è rifllettuto molto sulla necessità di mantenere alto il valore del linguaggio teatrale nell'azione di protesta,
le iniziative proposte alla città rappresenteranno l'occasione per esprimere le nostre ragioni,e noi stessi,
attraverso la nostra forma d'espressione.
Durante le prossime assemblee è necessario, che avvenga anche un confronto,
su come ognuno di noi vive l'approccio al teatro, al fine di dare più forza e maturità al percorso comune.
bisognerà stilare un calendario e lavorare molto allo scopo di rendere il progetto più incisivo possibile.
Si è ritenuto inoltre importante, coinvolgere alle iniziative il gruppo dei musicisti.

La prossima assemblea sarà venerdi 19 alle h 11.00
sempre in via Matteo Bonello, 42 (zona Capo)

Precari dello Spettacolo Palermo

PER L’AUTONOMIA E/O LA SOPRAVVIVENZA DEGLI SPAZI DI CULTURA

La politica della cultura a Palermo viene attuata come una risorsa strategica per favorire clientele e celebrare la propria immagine, falsando di fatto la realtà delle cose a qualsiasi grado di discussione.

Oggi come ieri, ma oggi peggio…

Creando tra l’altro conflitti tra campi interessati dall’intervento pubblico che si sono confrontati sempre sotto altre forme.

Spesso il lavoro dell’artista scava dentro la malattia e l’indigenza e indaga le pulsioni più profonde di questi stati; l’arte sappiamo essere terreno di scambio con una valenza universale. L’ultima trovata di quest’amministrazione è stato l’innesco, a causa anche di finanziamenti ambigui a realtà ambigue, dell’accensione di una miccia tra poveri; guerra di poveri contro pazzi (pazzi gli artisti a farsi chiamare in causa da simili iniziative.)

Speriamo che gli anziani, i malati non assistiti, i bambini senza refezione non pensino che la colpa dell’annullamento progressivo dei loro diritti, così come dei diritti alla casa, all’istruzione, alla salute, al lavoro, sia attribuibile alle rivendicazioni di noi artisti e operatori dello spettacolo; precari quanto loro e costretti ad impiegare le nostre risorse non per stimolare la creazione ma per inventarci sempre nuove strategie di sopravvivenza a questa amministrazione.

Come il dover ricomporre sempre di nuovo il puzzle delle caotiche scelte in tema di cultura da parte delle nostre istituzioni; come il dover continuamente reagire all’azzeramento degli spazi aperti alle compagnie; insomma come il doverci sostenere in un panorama artistico in fermento ma privato dei mezzi e degli spazi di espressione che meriterebbe.

Da più parti si parla di valutazione politica, di scelta, di indirizzo di questa amministrazione che punta sui giovani; che cioè emargina alcuni giovani e ne fa emergere altri a sua discrezione. Che emargina alcuni teatri e ne benedice altri.

L’azione dell’amministrazione a sostegno delle nuove leve dovrebbe mirare alla diffusione dell’arte verso un pubblico sempre più numeroso, a diversificare le proposte, a promuovere e sostenere i propri artisti in Italia e in Europa, a rafforzare i mercati dell’arte e della cultura anche attraverso un lavoro di educazione alla fruizione. Finora da noi si è limitata a proporre la riduzione dei luoghi a cui fare riferimento.

A noi questa logica non piace perché la vediamo come un tentativo miope di fronte al moltiplicarsi delle esigenze. Questa è un’amministrazione ossessionata dal conformismo.

Ci sembra doveroso ricordare che per operare un disegno della cultura cittadina dev’esserci innanzitutto conoscenza delle diverse realtà; per conoscenza si intende che un assessorato reale riesca a monitorare e comprendere quanto di buono sta nelle nuove produzioni e anche quanto dei contenuti proposti possa aiutare a “vendere”, esportare il sistema Palermo; argomento ancora oggi sulla bocca di tutti... su quanto siamo cattivi venditori di noi stessi…

Spesso da soli riusciamo a farci apprezzare, ma ora vogliamo rivendicare i nostri diritti.

E’ necessario quindi sviluppare un metro di giudizio sulla bontà dell’operato dei gruppi: la valutazione da parte del panorama nazionale ed internazionale lo è già, e a Palermo abbiamo parecchie esperienze di questo tipo; tanto più quando il tutto è legittimato dall’intervento di stampa qualificata e dalla richiesta di nostre opere da parte di realtà culturali di affermata fama.

Potrebbe esserlo, e qui parliamo con cognizione di causa, anche la capacità dimostrata di auto-gestire economicamente rassegne che coinvolgono giovani realtà locali e nazionali, in modo autonomo, con prezzi accessibili, senza fine di lucro e senza aiuti politici di qualsiasi tipo, ma portate avanti solo con il frutto del lavoro, del contatto con la città e con la giovane scena artistica.

Situazioni dove ciò che motiva a partecipare non è solo il richiamo dei premi in palio, per intenderci.

E parte di giudizio deve riguardare la capacità di apporto alla crescita del dibattito culturale, alla crescita tout court della città, affrontando senza retorica i temi più scottanti del momento storico, come il confronto con la marginalità, col disagio, con il cambiamento del mondo del lavoro, con l’avvento dei nuovi strumenti di comunicazione, con lo studio delle trasformazioni della propria lingua e delle proprie tradizioni, con la crescente multirazzialità della città ecc.

Precari dello spettacolo - Palermo


sottoscrivono:

Precari dello Spettacolo - Palermo
(A.C. Sutta Scupa
Compagnia Ananke
Compagnia Quartiatri
Compagnia teaLtro
Elena Amato
Paolo Cinquemani
Gianluigi Cristiano
Dario Frasca
Valentina Lupica
Simona Malato
Marco Manera
Stephanie Taillandier)

Ass. Cult. Produzione Povera

Compagnia Franco Scaldati - Teatro dei Quartieri

Corrado Fortuna

Teatro Garibaldi di Palermo alla Kalsa